Puntata n°76 (14 ottobre)

Voci dallo sciopero della scuola.

mentor

Nella puntata del 14 ottobre 2014 abbiamo parlato di:

  • sciopero del 10 ottobre, le voci di dentro: interviste dal corteo, di docenti e ATA; la presenza ambigua dei quadri CGIL; la misteriosa presenza di un personaggio informato sui fatti (sì, ma LUI chi è?); i commenti dallo studio.

Qui il documento: “La Buona Scuola”

Ascolta qui il nuovo lancio della trasmissione: VI PROPONGO UN PATTO”

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Puntata n°75 (7 ottobre)

In arrivo lo sciopero della scuola.

la buona scuola

Ascolta qui il nuovo lancio della trasmissione:

VI PROPONGO UN PATTO”

Nella puntata del 7 ottobre 2014 abbiamo parlato di:

  • sciopero del 10 ottobre delle studentesse e degli studenti della scuola superiore, dei e delle docenti, del personale ATA, dei e delle precari e precarie, dei COBAS e dei sindacati di base della scuola: intervista a due docenti.
  • aggiornnamenti sulla “grande consultazione”  della cosiddetta “Buona Scuola” : censura e manipolazione.
  • ancora sulla compilazione del modulo per chi volesse iscriversi in terza fascia come ATA e/o collaboratore/trice.

Qui il documento: “La Buona Scuola”

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Puntata n°67 (13 maggio)

Finiscono gli scioperi contro i test Invalsi

Nella puntata del 13 maggio 2014 abbiamo parlato di:TheGuardianOCSE

  • Lo sciopero delle scuole superiori contro l’Invalsi. La manifestazione davanti al Ministero. The Guardian apre un dibattito, attraverso l’appello di decine di docenti universitari, (qui una traduzione in italiano) sulla scuola dei test, parlando in specifico dei test PISA proposti da OCSE nei paesi aderenti.
  • telefonata di una ascoltatrice che segnala un documetario sull’omologazione, la standardizzazione dei test, sul profitto connesso all’istruzione scolastica: ALPHABET (2013). Qui l’intero film.
  • La kermesse in San Pietro sulla scuola, le paritarie battono cassa.

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Puntata n°66 (6 maggio)

Partono gli scioperi contro i test Invalsi

Nella puntata del 6 maggio 2014 abbiamo parlato di:

  • protesta degli studenti e delle studentesse del liceo Mamiani per la presenza del sindaco Marino.sciopero invalsi
  • partenza degli scioperi contro l’Invalsi; la nuova direttrice all’Invalsi, Aiello: le sue prime parole; i danni della valutazione voluta dalla Fondazione Agnelli, il teaching for test.
  • corrispodenze di un compagno dei Cobas sugli scioperi e di una compagna sul sit-in davanti al Ministero

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Puntata n°48 (3 Dicembre)

La scuola turca

turchia sciopero

Argomenti trattati martedì 3 Dicembre 2013:
  • Cosa accade in Turchia? Corrispondenza con una compagna ad Istanbul per parlare delle proteste degli e delle insegnanti a Ankara e quindi del sistema scolastico turco e dei progetti del governo Erdogan.
  • La questione delle ferie non pagate ai/alle precari/e.
  • Una corrispondenza con uno studente sulla manifestazione che venerdì 6 dicembre vedrà in piazza studenti medi/e e universitari/e e studentati occupati.

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Puntata n°47 (26 Novembre)

La scuola si accorcia

carrozza taglio

Argomenti trattati martedì 26 Novembre 2013:

  • La protesta delle e degli insegnanti in Turchia
  • I licei quadriennali: al via la sperimentazione pensata da Profumo e firmata da Carrozza (3 scuole private e 3 istituti statali, anzi 4).

I documenti:

  • il misterioso decreto del settembre (?) 2013 relativo agli istituti IIS Majorana di Brindisi, ITE Tosi di Busto Arsizio, IS Anti di Verona, che diventano magicamente ISTITUTI INTERNAZIONALI
  • il nuovo decreto ministeriale del 5 novembre 2013 sul Liceo Classico Flacco di Bari, che diventa magicamente sempre per decreto LICEO CLASSICO INTERNAZIONALE

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Puntata n°41 (15 ottobre 2013)

Riflessioni intorno allo sciopero del 18 ottobre

Sciopero-generale-18-ottobre-2013Quarta puntata del nuovo anno. Argomenti trattati martedì 15 ottobre 2013:

  • Presentazione e riflessioni intorno allo sciopero del 18 ottobre (piattaforma sciopero)
  • Anticipazioni sulla legge di stabilità e sui nuovi tagli alla scuola

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Lettera delle professoresse e dei professori greci a studenti e studentesse

Cara nostra studentessa, caro nostro studente,

è passato ormai molto tempo da quando questi giorni di settembre erano per tutti noi un dolce ritorno a scuola, con lo scambio delle esperienze estive, con la progettazione e le decisioni sul nuovo anno scolastico, con il rinnovo della promessa che faremo tutto il possibile per vivere bene. È passato ormai molto tempo da quando i governi dei Memoranda, e tutti coloro che li servono, hanno deciso di distruggere la Scuola Pubblica, di trasformarla in un’azienda grigia e severa, che avrà spazio solo per i figli di pochi.

Qualcuno cerca di convincerci che si tratta di una cosa normale e logica. Aspettano di farci “abituare” alla distruzione. Ma tutti sappiamo che questo sarà difficile che succeda. Perché non possiamo vivere così. Ma anche perché vorrà dire che dobbiamo rinunciare, sia noi che tu, a essere delle persone. Ad un mondo migliore. Alla forza del tuo impeto giovanile e creativo, al desiderio forte di cambiare le cose intorno a te contro le abitudini ed il compiacimento dei grandi.

Dopo questo settembre, quindi, niente sarà lo stesso. Noi, i tuoi professori, abbiamo deciso di ribellarci con uno sciopero per la difesa della Scuola Pubblica, della nostra e della tua vita. Di fronte a noi abbiamo i dirigenti dei ministeri, i manager ben pagati, i telegiornali, che non hanno smesso di ripetere che la nostra lotta nuocerà alla scuola… non la loro politica barbara! Queste persone, vivendo da anni nei salotti del potere, non sono in grado di rendersi contro dei tuoi bisogni, delle tue ansie, dei tuoi sogni. Queste persone del sistema, sanno solo fare i conti e in questi conti hanno trovato che la Scuola Pubblica è di troppo.

Durante l’estate, hanno portato avanti l’opera distruttiva della fusione/abolizione di scuole. Hanno chiuso all’improvviso, in una notte, molte scuole e hanno abolito alcune specializzazioni dell’educazione tecnologica, spingendoti tra le “braccia” delle scuole private. Nel contempo, il governo cerca di completare la trasformazione della scuola in un campo di esami forzati, un centro di allenamento per gli esami, visto che invece di elaborare un programma che mirerà alla conoscenza sostanziale e versatile e che ridurrà la pressione insopportabile che stai vivendo, crea un meccanismo disumano di setaccio di persone, basato sugli esami continui, dalla Scuola Media fino al tuo ultimo giorno nel Liceo.

Vogliono spaccare la tua gioventù. Vogliono farti abituare al controllo, così domani sarai un impiegato obbediente. Vogliono cacciarti via dalla scuola, così diventerai un lavoratore non specializzato “conveniente”, se riuscirai a trovare un lavoro. Progettano una vita scolastica sgraziata e spiacevole, con più ragazzi nelle classi e nei laboratori, con meno professori che correranno trafelati, ognuno di loro in molte scuole, per assolvere il loro compito. Con lo stesso disprezzo per qualsiasi cosa viva e bella, le stesse persone secche ci impongono di essere “valutati”, cioè di trasformare quello che amiamo di più (i nostri studi e la nostra educazione, i programmi ed i lavori che facciamo insieme a te, tutte quelle ore di gite, di spettacoli teatrali, di discussioni, di prove e di concerti) in “carte” che riempiranno la nostra cartella, per salvarci dal licenziamento. Insieme a questo, hanno creato un asfissiante codice disciplinare che ci vuole persone docili, che pensino a “insegnare” e a niente altro.

Cominciamo questo anno scolastico in meno: con delle scuole chiuse nell’educazione tecnica e generale, con oltre 10.000 colleghi ai quali hanno tagliato la strada verso la scuola. È una situazione che tu conosci in prima persona: perché sono anche i tuoi genitori che subiscono lo stesso violento attacco con i tagli ai salari, i licenziamenti, la chiusura dei negozi e il disperato mostro della disoccupazione. Perché sei anche tu che tutti i giorni devi contare i pochi spicci di fronte alla mensa, avvelenare il tuo successo agli esami di ammissione con lo stress per le possibilità economiche, che ci chiedi se ha più senso studiare quello che volevi o se c’è qualche altra facoltà che ti porta ad un “salario più sicuro” per sfuggire, magari, dalla miseria. Perché sono anche i tuoi fratelli e i tuoi amici, cioè i nostri studenti di ieri, che ci dicono che qui non ce la fanno più e che cercano fortuna all’estero, sulla strada dell’emigrazione, che in passato avevano percorso i loro nonni e speravamo che non dovessimo rivivere per forza.

I nostri problemi sono comuni. Non solo per noi e per te che viviamo, creiamo, lottiamo e sogniamo nello stesso spazio, ma per l’intera società. Una società che può permettersi di subire inerte gli attacchi che si susseguono uno dopo l’altro. Ed è per questo che noi, i tuoi professori e le tue professoresse, abbiamo deciso di ribellarci in questa lotta decisiva, che romperà la putrefazione del “niente può succedere”. In questa lotta vogliamo al nostro fianco tutti i lavoratori. Vogliamo i tuoi genitori, ma abbiamo bisogno anche di te. Non per evitare gli obblighi che sono nostri. Il costo della lotta lo subiremo noi, completamente, nonostante le zozzerie che trasmettono alcuni media. Ti vogliamo al nostro fianco, come anche dentro l’aula, perché è la tua partecipazione che dà senso alla nostra lotta. Solo insieme possiamo rompere il dominio del fatalismo e della miseria, solo insieme possiamo rimanere in piedi e dimostrare che non siamo solamente “un altro mattone nel loro muro”, un altro ingranaggio nella loro macchina.

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Dopo questo settembre quindi, niente sarà più uguale. Questa lotta o sarà vinta dalle politiche della Troika e del governo che la serve, che ci impongono la devastazione e la miseria, o sarà vinta da noi, aprendo la strada per la scuola del futuro, per una vita creativa e libera, per tutti. Noi, i tuoi professori e le tue professoresse, ti chiediamo di stare al nostro fianco, di aggiungere la tua determinazione alla nostra e di diventare parte dell’enorme fiume popolare che riempirà le strade del paese e vincerà!

Con affetto, i tuoi professori e le tue professoresse in lotta!

La Federazione dei Professori di Insegnamento Secondario.

Info sugli scioperi in Grecia.

Puntata n°29 (7 maggio)

Il controllore è pessimo: no ai quiz Invalsi

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Argomenti trattati martedì 7 maggio 2013:

  • corrispondenza sulla mobilitazione del comitato genitori dell’Istituto che comprende le scuole Pisacane, Iqbal Masish, Baracca e Balzani contro i tagli agli organici, la distruzione della scuola pubblica, i quiz Invalsi alle elementari
  • i quiz Invalsi alle medie: i pessimi ideologi della scuola standardizzata, la consapevolezza dei e delle docenti
  • i nuovi maschi sottosegretari: Toccafondi, Galletti, Rossi-Doria, ovvero come Comunione e liberazione occupa il pubblico: “il ciellino sta con il soldino”
  • il referendum di Bologna del 26 maggio contro il nostro milione di euro alle scuole cattoliche
  • l’invito agli scioperi nelle giornate delle prove Invalsi: il 14 nelle medie, 16 maggio per le superiori (http://www.cobas-scuola.it/)

Riascolta la puntata.

Puntata n°28 (30 aprile)

Addio Profumo, arriva Carrozza. Stop ai quiz Invalsi

Carrozza

Argomenti trattati martedì 30 aprile 2013:

  • l’ultima di Profumo: il decreto ministeriale sui test di ammissione alle facoltà chiuse
  • il profilo di Maria Chiara Carrozza: dal Sant’Anna di Pisa al Ministero di Roma
  • alcune iniziative di comitati di genitori delle scuole primarie di Roma
  • i quiz Invalsi alle elementari: una scelta folle da boicottare
  • l’invito agli scioperi nelle giornate delle prove Invalsi: 7 maggio per le primarie, 14 nelle medie, 16 maggio per le superiori (http://www.cobas-scuola.it/)

Riascolta la puntata.