Puntata n°18 (12 febbraio 2013)

 

Una scuola senza sessismo e omofobia

omofobia

Martedì 12 febbraio abbiamo parlato di:

Riascolta la puntata qui.

Puntata n°17 (5 febbraio 2013)

Per l’operaio niente figlio dottore!

Martedì 5 febbraio abbiamo parlato di:

  • manifestazione del 2 febbraio: riflessioni sulle mobilitazioni della scuola
  • diminuzione delle immatricolazioni all’università: dati e considerazioni.

gelmini-proteste

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Puntata n°16 (29 gennaio 2013)

Martedì 29 gennaio abbiamo parlato di:

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  • iscrizioni on line precluse alle figlie ed ai figli di migranti senza permesso di soggiorno
  • contributo sempre meno volontario richiesto dalle scuole
  • ultime sul concorsino voluto da Profumo
  • manifestazione di sabato 2 febbraio: tutte/i in piazza! ore 14 piazza dell’Esquilino

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CHI VALE NON SI AVVALE #1

QUESTA E’ L’ORA DI RELIGIONE

Cosa succede in classe durante l’ora di religione? Di cosa si parla? Cosa si studia?

Ecco un esempio: Liceo Classico “Marco Foscarini” di Venezia, prof. di religione Enrico Pavanello, anno 2013, dopo Cristo.

La lezione – su richiesta delle studentesse e degli studenti – è di “attualità”: i diritti delle persone lesbiche e gay.

Questa la paginetta di appunti farneticanti del professore: cultura/natura, ideologia, Marx ed Engels, o-mo-ses-su-a-le, Kinsey, bufala, casi singoli, genetica, predisposizione, Olanda, pedofilia, poligamia, discriminazione, matrimonio, figli, far west, normalità, tendenza reversibile, ferita, bisogni inevasi e amenità del genere.

ora di religione e omosessualità

Qui, un approfondimento della notizia.

Un solo pensiero: scappate ragazze e ragazzi, fuggite viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

Puntata n°15 (22 gennaio 2013)

Martedì 22 gennaio abbiamo parlato delle iscrizioni on line, degli accorpamenti degli istituti scolastici, dell’ennesima riduzione del finanziamento della scuola pubblica attraverso il taglio del fondo d’istituto (FIS).

Poi una corrispondenza con l’assemblea cittadina in preparazione della manifestazione nazionale della scuola prevista per sabato 2 febbraio 2013.

manifestazione scuola 10 11 2012 015

Domanda per le ascoltatrici e gli ascoltatori: cosa si fa in classe durante l’ora di religone? Si dorme, si prega, si studiano altre materie, si gioca o cosa? Scriveteci…

crocifissoRiascolta la puntata qui.

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA SCUOLA PUBBLICA: il 2 febbraio a Roma

Scuola pubblica: di tutte/i per tutte/i

Appello per la manifestazione nazionale della scuola e dei beni comuni del 2 febbraio

Scarica il volantino in PDF e diffondilo nella tua scuola e nella tua città!

Il movimento delle scuole dello scorso autunno ha reclamato il diritto ad un’istruzione di qualità per tutte e tutti, contrastando l’ennesimo progetto di tagli alla scuola, attraverso l’aumento dell’orario di la­voro a parità di salario, avanzato dal governo Monti e di aziendalizzazione degli istituti, attraverso la cancellazione degli organi collegiali avanzata nel Ddl Aprea-Ghizzoni. Il governo Monti e il parlamen­to uscente, sconfessato in piazza e nelle scuole da milioni di insegnanti, studenti e cittadini, prova a far passare la privatizzazione attraverso la discriminazione tra scuole più o meno meritevoli di riceve­re i finanziamenti pubblici, che secondo quanto previsto dalla legge di stabilità dovrebbe essere appli­cata dal 2014.
La scuola pubblica è un bene comune, che garantisce un diritto fondamentale, proprio come lo sono la sanità pubblica e la gestione pubblica dell’acqua. Ci sentiamo vicini alle lavoratrici e ai lavoratori della sanità, come la scuola tagliata e ridotta ai minimi termini, e alla cittadinanza che ha chiesto con forza di ripubblicizzare la gestione del servizio idrico e che vede oggi inattuato il risultato referenda­rio. Chiediamo:

Il rifinanziamento della scuola pubblica statale, restituendo gli otto miliardi di euro indebitamen­te sottratti dal governo Berlusconi e portando il finanziamento in linea con i paesi Ocse. Basta finan­ziamenti alle scuole private! Questo consentirebbe di rilanciare la qualità dell’istruzione pubblica, di­minuendo il numero degli alunni per classe, provvedendo agli interventi edilizi di messa in sicurezza e di adeguamento dimensionale degli istituti, aumentando gli stipendi degli insegnanti e dei lavoratori e garantendo l’accesso a percorsi di formazione permanente.

L’assunzione dei precari a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti, ottemperando alla nor­mativa europea che impone la stabilizzazione dei lavoratori che lavorano da oltre tre anni a tempo determinato nelle scuole.

Il blocco dei progetti di privatizzazione e aziendalizzazione degli istituti scolastici, a partire dal disegno di legge Aprea – Ghizzoni, per una scuola pubblica democratica, laica e pluralista, che ga­rantisca a tutte e tutti una formazione di base e specialistica critica e indipendente dagli interessi del profitto privato.

La disdetta del patto sulla produttività e la sua non applicazione al pubblico impiego. Tale ac­cordo scellerato è la via attraverso cui si vuole reintrodurre quello che il movimento ha già rigettato, cioè l’aumento dell’orario di lavoro a parità di salario.

L’abrogazione dell’articolo 1, comma 149 della legge di stabilità che vorrebbe differenziare in base al “merito” i finanziamenti alle scuole, lasciando ancora più indietro le situazioni di disagio so­ciale, ed imponendo sistemi di valutazione che nulla hanno a che vedere con il ruolo istituzionale del­la scuola pubblica.

Facciamo appello alle organizzazioni sindacali che condividono la piattaforma, all’intero mondo del lavoro e della cultura, alle studentesse e agli studenti, ai lavoratori, le lavoratrici e gli utenti della Sa­nità pubblica, al Forum italiano dei movimenti per l’acqua e alle/ai cittadini che hanno partecipato alla vittoria referendaria, affinché convergano sulla manifestazione per farla diventare una grande giorna­ta di lotta unitaria in difesa dei beni comuni fondamentali. Facciamo infine appello a tutte le forze poli­tiche che hanno a cuore la difesa e il rilancio della scuola pubblica statale come fulcro del diritto co­stituzionale all’istruzione per tutte e per tutti, a sottoscrivere i quattro punti di piattaforma della mani­festazione e a parteciparvi.

Corteo nazionale a Roma – 2 febbraio 2013, ore 14

Coordinamento Nazionale Scuola

www.coordinamentonazionalescuola.net

Puntata n°14 (15 gennaio 2013)

Martedì 15 gennaio abbiamo presentato l’appello per la costruzione della manifestazione nazionale della scuola e dei beni comuni il prossimo 2 febbraio a Roma: rifinanziamento della scuola pubblica e stop dei soldi alle private; assunzione delle e dei precari, no a privatizzazione e aziendalizzazione,  no al patto sulla produttività. Appelo/Mobilitazione delle scuole del IV municipio per venerdì 25 gennaio.

Domanda per le ascoltatrici e gli ascoltatori:

cosa si fa in classe durante l’ora di religone?

Si dorme, si prega, si studiano altre materie, si gioca o cosa? Scriveteci…

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Riascolta qui.

Puntata n°13 (8 gennaio 13)

Martedì 8 gennaio abbiamo presentato i prossimi appuntamenti di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola, abbiamo esaminato le norme riguardanti la scuola introdotte nel decreto di stabilità approvato a fine 2012.  

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Abbiamo discusso dell’introduzione delle iscrizioni on line e condotto il secondo approfondimento sull’insegnamento della religione cattolica a scuola.

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Puntata n°12 (18 dicembre 2012)

Il concorso. Le mobilitazioni: tentativi di repressione, prospettive di lotta. L’ora di religione

Martedì 18 Dicembre abbiamo discusso:

  • dei dati sulle prove preselettive del concorso indetto da Profumo e contestato in questi mesi dalle precarie e dai precari della scuola;
  • delle azioni intimidatorie delle forze dell’ordine a Velletri contro docenti mobilitati/e;

Abbiamo infine iniziato a parlare dell’ora di religione nella scuola pubblica.

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