il DDL passa al Senato, il PD prosegue senza dare ascolto alle mobilitazioni e mantenendo l’impianto neoliberarista tanto caro a Treellle (nella foto l’organigramma)
lo sciopero degli scrutini
corrispondenza con Angela Nava del Coordinamento Genitori Democratici sul contenuto e sulle modalità delle audizioni da parte del Governo delle associazioni delle famiglie; la lobby cattolica incassa soldi e potere e appoggia il DDL
Contro i test Invalsi, per il ritiro del DDL Scuola
Nella puntata del 12 maggio 2015:
la giornata di sciopero lanciata dai Cobas per boicottare i test Invalsi, alla base del modello di scuola neoliberista: diffusa la protesta, molte le modalità di lotta
intervento degli/delle studenti/esse della Campania scesi in corteo contro i test e il DDL
intervento del Coordinamento contro la Buona Scuola di Torino sotto la Fondazione Agnelli
proseguono le mobilitazioni contro il pericoloso DDL della “Buona scuola”: il PD ascolta le proteste elaborando emendamenti peggiorativi.
qui il video: http://video.repubblica.it/dossier/governo-renzi/scuola-insegnanti-stracciano-tessera-cgil-sul-palco-di-piazza-del-popolo/199935/198976
Nella puntata del 5 maggio 2015:
Riflessioni a caldo sulla giornata di sciopero contro il disegno di legge del governo Renzi che ha preso il nome truffaldino di “Buona scuola”: dopo lo sciopero indetto da alcuni sindacati di base il 24 aprile, adesione di massa allo sciopero indetto da CIGL, CISL; UIL; SNALS e GILDA e COBAS. I Cobas hanno manifestato davanti al ministero e a Montecitorio e non hanno partecipato al corteo che si è snodato da piazza della Repubblica a piazza del popolo. Cortei si sono svolti anche in molte altre città, tutti partecipatissimi, tra cui Milano, Torino, Bologna, Firenze, Bari, Palermo. Alle manifestazioni hanno partecipato anche migliaia di studenti e studentesse, già scesi in piazza più volte contro questo disegno di legge. L’adesione allo sciopero è stata altissima, si parla dell’80% a livello nazionale e di molte scuole chiuse per l’adesione del personale ATA. Rimane il dubbio che i sindacati firmatari di contratto tradiscano la volontà dei lavoratori e delle lavoratrici che chiedono a gran voce ed in modo inequivocabile il ritiro del ddl e le assunzioni dei precari, non accettando minimamente che si patteggi col governo cambiamenti ad un ddl che è definito inemendabile. A fine corteo, in piazza del popolo, Susanna Camusso, segretaria CGIL è stata contestata sul palco da un gruppo di insegnanti tesserati CGIL che hanno stracciato pubblicamente la propria tessera, dopo il discorso della segretaria la quale aveva parlato solo di cambiamenti e non di ritiro del disegno di legge:Qui la pagina di approfondimento: LABUGIARDASCUOLA
Dopo lo sciopero del 24 aprile, il punto sulla mobilitazione per il ritiro del ddl Renzi
Nella puntata del 28 aprile 2015:
prima parte ancora sul ddl “Buona scuola”, delle lotte per il ritiro e lo stralcio delle assunzioni dal disegno di legge. Una valutazione sugli scioperi del 24 aprile e del 5 maggio.
seconda parte sulla situazione dei nidi del Comune di Roma: corrispondenza con una compagna, madre di Geronima (Genitori Roma Nidi e Materne).
Ecco alcune delle bugie di Renzi e del Governo sulla Scuola: confronto tra dichiarazioni, documenti e disegno di legge. Chi sta fregando chi? Chi guida la mano e la bocca di Matteo Renzi? La risposta alla fine dell’articolo.
BUGIA 1: LACHIAMATA DIRETTA
VERSIONE 1: “I dirigenti scolastici… potranno scegliere tra i docenti coloro che coordinano le attività di innovazione didattica, la valutazione o l’orientamento e premiarne, anche economicamente, l’impegno.” (“LA BUONASCUOLA”, Settembre 2014, pag. 64).
Non c’è la chiamata diretta dei docenti curricolari da alcun albo territoriale.
VERSIONE 2: “Il preside sceglie gli insegnanti“, (RENZI, conferenza stampa 12 marzo 2015, dal minuto 3’25”a 5’48”; art.7 commi 2,3 e 4 del ddl n°2994)
DOMANDA: Cosa è successo tra Settembre e Marzo?Chi ha convinto Renzi a cambiare idea sulla chiamata diretta?
La perla della coerenza: FRANCESCA PUGLISI (responsabile scuola PD): “la CHIAMATA DIRETTA è incostituzionale, no a stravanganti sperimentazioni sul reclutamento degli insegnanti” (2012)
BUGIA 2: LE CLASSI POLLAIO
VERSIONE 1:”Mai più classi pollaio” (RENZI, sempre conferenza stampa 12 marzo 2015, dal minuto 9’15”a 9’38”, foto)
VERSIONE 1:”Il Collegio docenti avrà l’esclusiva della programmazione didattica” (“LA BUONASCUOLA”, pag. 71, foto)
VERSIONE 2: “Il dirigente scolastico elabora il piano triennale sentiti il collegio dei docenti ..” (ddl n°2994art.2 comma 9)
BUGIA 4: L’ASSUNZIONE DEI PRECARI
VERSIONE 1:”Assumeremo 148.100 precari dal 1 settembre 2015″ (“LA BUONASCUOLA”, Settembre 2014).
VERSIONE 2:”Assumeremo 100.000 precari dal 1 settembre 2014″ (RENZI, sempre conferenza stampa 12 marzo 2015).
DOMANDA: Cosa è successo tra Settembre e Marzo?Chi ha convinto Renzi a cambiare idea sul numero dei precari da assumere ?
RISPOSTE
Chi sono dunque i consiglieri di Renzi e del Governo sulla scuola?
I sindacati? Chissà.
Magari direttamente i lavoratori e le lavoratrici della scuola, che hanno detto la loro durante la “più grande consultazione europea sulla scuola“? Sì, ma loro non avevano detto che le prime 2 cose da fare erano “aumentare gli stipendi” e “diminuire il numero degli studenti per classe”?
Ma allora devono essere le famiglie (!), che tanto tengono alla scuola. Ma … le famiglie non sono a favore della continuità didattica, per la fine delle classi pollaio, della sicurezza degli edifici…?
Ma allora, chi vuole la chiamata diretta dei docenti?
Chi non vuole assumere i docenti?
Chi vuole che i docenti lavorino anche 30 ore settimanali frontali?
Chi chiede che i docenti facciano da tappabuchi?Chi chiede la modifica delle norme su malattie e handicap?
Sì, l’unica famiglia che Renzi ascolta è quella di CONFINDUSTRIA. Sono loro i grandi pedagoghi ed esperti di scuola che ci dicono come lavorare, quanto guadagnare, da chi dipendere.
Ecco alcuni nomi dell’associazione TREELLLE: Abete, Cipolletta, Romano, Luigi Berlinguer, Tullio De Mauro, Fisichella, Panebianco, Anselmi, Barilla, De Bortoli, Ferrara, Frattini, Mauro, Rossella, Confalonieri, Tronchetti Provera, Vertecchi.
E poi la famiglia Agnelli dell’omonima fondazione.
Ecco il disegno di legge sulla scuola: una porcata da abbattere senza se e senza ma
Clicca sull’immagine per apire il documento
Nella puntata del 17 marzo 2015 analizziamo il disegno di legge Renzi-Giannini sulla scuola con un compagno degli Autoconvocati.
I punti salienti:
1. poche assunzioni dei precari e delle precarie (alla faccia della “bastasupplentite“)
2. docenti territoriali triennali soggetti ai presidi padroni (alla faccia della fine della precarietà, continuità didattica e della dignità del lavoro): il jobs act entra nel pubblico impiego con la deriva autoritaria da parte dei dirigenti che decideranno se lavori, quanto lavori, quanto guadagni.
3. ingresso privati nella scuola pubblica (alla faccia della scuola al primo posto)
4. svuotamento degli organi collegiali
5. marginalità della didattica e limitazione della libertà di insegnamento
6. buffonata del merito
7.finanziamento scuole private
Infine, iniziativa di lotta del coordinamento degli e delle assistenti specialistici.