I regali del governo alle aziende: la cosiddetta “alternanza scuola-lavoro”

Riceviamo dai Comitato di base dei Pensionati COBAS di Roma e pubblichiamo.

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PREMESSA

Non da oggi in Italia sia sta radicando l’idea che l’impresa economica costituisca un valido modello di organizzazione al quale si debba ispirare l’intera società. Finalità, principi ispiratori, organizzazione interna, stratificazione gerarchica… tutto l’impianto aziendalistico costituisce il modello di società fatto proprio dal neoliberismo e propugnato con forza in tutte le circostanze.

È all’interno di questa cornice che dal 2000, anno delle prime leggi che promuovevano “l’autonomia scolastica aziendalistica”, che in molti casi si è manifestato un atteggiamento subalterno di segmenti importanti della scuola italiana a questa “favola” neoliberista. Uno dei cavalli di Troia per spingere alla diffusione di questa ideologia è stata la promessa che l’intervento dei privati nelle scuole: aziende, imprese soprattutto, ma anche fondazioni bancarie, centri studi confindustriali e associazioni non solo avrebbero costituito un modello valido al quale ispirarsi, ma avrebbero portato alla scuola pubblica le risorse indispensabile a colmare il restringimento delle risorse pubbliche.

Già 17 anni fa, Quando era Ministro dell’allora Ministero della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer, il dibattito era inquinato, in molti casi, dalla persuasione di insegnanti, genitori, studenti, convinti che, dal punto di vista economico, non c’erano dubbi che la convenienza sarebbe stata certa. A distanza di tanti anni, nonostante tutte le richieste di sponsorizzazioni e le manifestazioni di fiducia, le uniche esperienze generalizzate di “intervento” economico sono le “povere cose” ottenute da qualche catena di supermercati che ha usato l’acquisto dei genitori e la loro fidelizzazione al marchio come esca a bassissimo costo rispetto alle solite campagne pubblicitarie.

L’Alternanza Scuola Lavoro (ASL), imposta dalla Legge 107 “La buona scuola“ renzista, fa molti passi avanti rispetto all’autonomia aziendalistica, si giova della stessa fede e ideologia di chi allora immaginava l’arrivo dei privati nella scuola ognuno carico di uno zaino pieno di dollari sulle spalle.

Molti Insegnanti, genitori, studenti, continuano a credere, come d’altro canto afferma la legge, che l’Alternanza moltiplicherà i posti di lavoro, renderà i giovani molto più capaci e produttivi, addirittura farà spiccare il volo verso la soluzione della crisi.

Questo scritto si limita a documentare quanto i privati, le aziende, le imprese, trarranno di profitto economico dai loro programmi, convenzioni, progetti, protocolli stipulati con il MIUR. Ma sarebbe grave limitarsi a scoprire l’interesse materiale delle imprese e trascurare gli effetti recessivi, culturali, ideologici, di orientamento politico di giovani, famiglie e dell’intera scuola, di sottomissione e subalternità al neoliberismo che l’ha promossa.

Perché questo obiettivo venga respinto è indispensabile che nascano tra genitori, studenti ed insegnanti canali di comunicazione e di raccolta delle esperienze e documentazioni, che agiscano con continuità e abbiano vita permanente rispetto alla temporanea condizione di studenti e genitori. È necessario che prenda vita una discussione generale approfondita in grado di scavare nelle fantasmagoriche narrazioni dei poteri costituiti.

POSTI DI LAVORO

  • 1.500.000 studenti delle ultime tre classi delle scuole superiori sono costretti dalla legge 107 (la buona scuola di Renzi) a lavorare gratis nelle imprese che fanno richiesta di essere iscritte nelle apposite liste presso le Camere di Commercio.
  • 300 ore lavoro in media nel triennio (Il numero di ore di lavoro coatto varia a seconda dell’ordine di scuola: 200 ore per i licei, 400 ore per gli Istituti Tecnici e professionali). Le ore di lavoro devono essere svolte nel corso del triennio finale delle scuole superiori. Per i nostri calcoli abbiamo considerato la media di 300 ore in media per il triennio.
  • 150 milioni di ore lavorative annue 300 ore per 1.500.000 studenti costituiscono complessivamente 450.000.000 di ore lavorative gratuite a disposizione in un triennio, per le imprese. In un anno le impresse potranno giovarsi di 150.000.000 ore di lavoro gratuito messe a disposizione dall’Alternanza Scuola Lavoro.
  • 100.000 posti di lavoro cancellati. L’orario di lavoro annuale medio di un lavoratore dipendente in Europa è di circa 1.500 ore. Se si dividono le ore di lavoro, gratuito e coatto, rese disponibili con l’A.S.L. (Alternanza Scuola Lavoro) il sistema delle imprese in Italia disporrà l’equivalente di 100.000 posti di lavoro gratuito e coatto senza pagare un euro.

VALORE MONETARIO

  • 1,5 miliardi risparmiati ogni anno. Le imprese disporranno quindi della possibilità di risparmiare l’assunzione di 100.000 lavoratori l’anno.
  • 800 euro al mese. Se consideriamo un salario minimo d’ingresso di 15.000 euro l’anno (800 euro nette la mese) moltiplicato per 100.000 lavoratori gratuiti e coatti, la somma complessiva messa a disposizione dal sistema del ASL è di 1.500.000.000, un miliardo e 500 milioni di euro l’anno.

SOLDI DELLO STATO ALLE IMPRESE – I

  • 100 milioni di euro. La legge 107 mette a disposizione delle imprese che ospitano gli studenti 100 milioni di euro l’anno. Se la cifra sarà messa a disposizione delle imprese in forma equanime ed egualitaria con un finanziamento per studente, il costo di ogni studente per lo stato sarà di 66,6 euro l’anno
  • 2 milioni per la McDonald’s. La McDonald’s ha ottenuto la concessione per 10.000 studenti l’anno, in termini monetari questo le porterà contributi statali per 666.600 euro l’anno, per la complessiva commissione triennale la bellezza di 2.000.000. 2 milioni di euro nel triennio.

SOLDI DELLO STATO ALLE IMPRESE – II

  • Pagamento da parte delle stato dell’assicurazione contro gli incidenti INAIL , con esclusione degli incidenti in itinere, e eventuali indennità per invalidità

SOLDI DEGLI ENTI BILATERALI – III

  • 300.000 euro pagati dagli enti bilaterali, sindacati/imprese, per la formazione dei tutor, pagati con i voucher

SOLDI PAGATI DALLO STATO – IV

  • 3.250 euro di Decontribuzione per le imprese per ogni assunto tra gli studenti che hanno partecipato alla alternanza scuola lavoro. I contributi, soldi dei lavoratori, cosiddetto salario differito, sono destinati a coprire le spese per la pensione (previdenziali 33% del salario e assistenziali 11% del salario).

Una tangente sul lavoro pagata dal lavoratore. Una nuova forma di caporalato di stato.

EFFETTI: MINORI ENTRATE CONTRIBUTIVE
(valori in milioni di euro)

ANNO

IMPORTO

ASSUNZIONI

2017

-7,4

2.256

2018

-40,8

12.553

2019

-86,9

26.738

2020

-84,0

25.846

2021

-50,7

15.600

2022

-4,3

1.323

Totale a regime

274,1

84.338

Fonte: Camera Dei Deputati Relazione tecnica Legge di bilancio 2017

Quindi verranno pagati 274,1 milioni alle imprese come tangente per l’assunzione (provvisoria) e senza contributi di 84.330 giovani lavoratori in 6 anni con una forma di “caporalato di stato”. Un altro specchietto per le allodole per genitori e studenti ingenui che credono di poter trarre qualche giovamento dallo sfruttamento precoce. Si capisce bene quanti poveri giovani potrebbero essere sedotti dalla “promessa” di assunzione per lo 0,1% rispetto a 9 milioni di studenti che avranno partecipato all’alternanza Scuola Lavoro. Una assunzione che costerebbe ai neo, e brevemente, assunti la bellezza di poter lavorare senza vedersi pagare la parte di salario differito e di cui si potrebbero accorgere soltanto al momento di andare in pensione. Tutto questo avrà effetti recessivi perché disincentiva le assunzioni con contratti regolari. Perché pagare quando posso avere gratis? Altro che panacea per la crisi.

Proposta: Mc Donalds nelle scuole

Un modo per rendersi utile agli studenti italiani della McDonald’s sarebbe quello di un programma di lezioni su “Evasione fiscale. Ieri, oggi, domani”.

La Multinazionale, che ha firmato con il MIUR un contratto per l’”accoglienza” di 30.000 studenti nei prossimi tre anni, è l’impresa che ha offerto il numero più elevato di posti.

Ma l’impresa Usa è indagata dalle autorità UE per le pratiche fiscali messe in atto in questi anni. La McDonlad’s per evadere le tasse a livello internazionale aveva posto la sua sede per gli affari fiscali nel compiacente paradiso fiscale di Montecarlo. La Commissione Europea ha fatto scattare le indagini un anno fa, indagine su “irregolari favori fiscali nelle imposte concessi in paradisi fiscali del vecchio continente”. L’evasione potrebbe ammontare, secondo gli inquirenti, alla bella cifra di mille e seicento milioni (1.600.000.000) di euro.

La multinazionale perciò si è vista costretta a cambiare residenza fiscale: dal piccolo e generoso Montecarlo, alla grande e meno generosa Londra, sempre con l’obiettivo di evadere le tasse dei paesi nei quali ha aperto i suoi locali. Sarebbe una bella e significativa accoppiata: Governo Renzi e McDonald’s per una scuola evoluta e permanente di evasione fiscale.

D’altronde, anche il governo Renzi qualche merito lo sta acquisendo: dall’aiuto concesso agli esportatori di capitali con abbassamento delle aliquote in cambio di rientro dei capitali (Voluntary Disclusure, termine adatto per nascondere l’effettivo aiuto dello stato agli evasori fiscali), alla detassazione e decontribuzione delle aziende, dai superammortamenti e iperammortamenti concessi alle aziende, alle regalie concesse alla McDonald’s per reclamizzare i programmi di alternanza Scuola Lavoro…forse in fatto di ingiustizie e ruberie fiscali la McDonald’s qualcosa dal governo italiano potrebbe anche impararla.

Comitato di base dei Pensionati COBAS di Roma

Puntata n°103 (19 maggio)

La Camera approva il DDL Scuola

>>>ANSA/SCUOLA:DDL;SINDACATI CATEGORIA VERSO 'BLOCCO' SCRUTINI

Nella puntata del 19 maggio 2015:

  • l’iter spedito dell’inemendabile DDL: il PD prosegue senza dare ascolto alle mobilitazioni
  • corrispondenza da Napoli su contestazione al convegno Invalsi
  • corrispondenza con una maestra sulla firma del verbale di intesa tra sindacati e comune di Roma su asili nidi e infanzia

Qui la pagina di approfondimento: LABUGIARDASCUOLA

Qui la pagina di approfondimento: Mussolini 1923, Renzi 2015

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Puntata n°101 (5 maggio 2015)

Lo sciopero del 5 maggio

tessera cgil come carta igienica

qui il video: http://video.repubblica.it/dossier/governo-renzi/scuola-insegnanti-stracciano-tessera-cgil-sul-palco-di-piazza-del-popolo/199935/198976

Nella puntata del 5 maggio 2015:

  • Riflessioni a caldo sulla giornata di sciopero contro il disegno di legge del governo Renzi che ha preso il nome truffaldino di “Buona scuola”: dopo lo sciopero indetto da alcuni sindacati di base il 24 aprile, adesione di massa allo sciopero indetto da CIGL, CISL; UIL; SNALS e GILDA e COBAS. I Cobas hanno manifestato davanti al ministero e a Montecitorio e non hanno partecipato al corteo che si è snodato da piazza della Repubblica a piazza del popolo. Cortei si sono svolti anche in molte altre città, tutti partecipatissimi, tra cui Milano, Torino, Bologna, Firenze, Bari, Palermo. Alle manifestazioni hanno partecipato anche migliaia di studenti e studentesse, già scesi in piazza più volte contro questo disegno di legge. L’adesione allo sciopero è stata altissima, si parla dell’80% a livello nazionale e di molte scuole chiuse per l’adesione del personale ATA. Rimane il dubbio che i sindacati firmatari di contratto tradiscano la volontà dei lavoratori e delle lavoratrici che chiedono a gran voce ed in modo inequivocabile il ritiro del ddl e le assunzioni dei precari, non accettando minimamente che si patteggi col governo cambiamenti ad un ddl che è definito inemendabile. A fine corteo, in piazza del popolo, Susanna Camusso, segretaria CGIL è stata contestata sul palco da un gruppo di insegnanti tesserati CGIL che hanno stracciato pubblicamente la propria tessera, dopo il discorso della segretaria la quale aveva parlato solo di cambiamenti e non di ritiro del disegno di legge:Qui la pagina di approfondimento: LABUGIARDASCUOLA

          Qui la pagina di approfondimento: Mussolini 1923, Renzi 2015

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Puntata n°100 (28 aprile)

Dopo lo sciopero del 24 aprile, il punto sulla mobilitazione per il ritiro del ddl Renzi

Insegnanti manifestano contro "La buona scuola"

Nella puntata del 28 aprile 2015:

  • prima parte ancora sul ddl “Buona scuola”, delle lotte per il ritiro e lo stralcio delle assunzioni dal disegno di legge. Una valutazione sugli scioperi del 24 aprile e del 5 maggio.
  • seconda parte sulla situazione dei nidi del Comune di Roma: corrispondenza con una compagna, madre di Geronima (Genitori Roma Nidi e Materne).

Qui la pagina di approfondimento: LABUGIARDASCUOLA

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Puntata n°99 (21 aprile)

Scioperi della scuola: venerdì 24 aprile per il ritiro del ddl Renzi

scioperoNella puntata del 21 aprile 2015:

  • confronto in studio con una compagna degli autoconvocati cps di Roma e al telefono
    con compagna del sindacato usb sui motivi dello sciopero di venerdì 24 aprile;
  • le mobilitazioni contro il ddl, la posizione emendabilista dei
    sindacati maggiori;
  • l’impianto confindustriale della buonascuola e le bugie di Renzi: i consigli – quasi tutti accolti – di Confindustria e Associazione Treellle recepiti dal governo con il ddl.

Qui la pagina di approfondimento: LABUGIARDASCUOLA

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LABUGIARDASCUOLA: le bugie di Renzi e del governo sulla scuola

Ecco alcune delle bugie di Renzi e del Governo sulla Scuola: confronto tra dichiarazioni, documenti e disegno di legge. Chi sta fregando chi? Chi guida la mano e la bocca di Matteo Renzi? La risposta alla fine dell’articolo.

BUGIA 1: LA CHIAMATA DIRETTA

VERSIONE 1: I dirigenti scolastici… potranno scegliere tra i docenti coloro che coordinano le attività di innovazione didattica, la valutazione o l’orientamento e premiarne, anche economicamente, l’impegno.” (“LA BUONASCUOLA”, Settembre 2014, pag. 64).

i presidi scelgono lo staffNon c’è la chiamata diretta dei docenti curricolari da alcun albo territoriale.

VERSIONE 2: “Il preside sceglie gli insegnanti“, (RENZI, conferenza stampa 12 marzo 2015, dal minuto 3’25”a 5’48”; art.7 commi 2,3 e 4 del ddl n°2994)

renzi sceglie insegnantiDOMANDA: Cosa è successo tra Settembre e Marzo? Chi ha convinto Renzi a cambiare idea sulla chiamata diretta?

La perla della coerenza: FRANCESCA PUGLISI  (responsabile scuola PD): “la CHIAMATA DIRETTA è incostituzionale, no a stravanganti sperimentazioni sul reclutamento degli insegnanti” (2012) 

BUGIA 2: LE CLASSI POLLAIO

VERSIONE 1:”Mai più classi pollaio” (RENZI, sempre conferenza stampa 12 marzo 2015, dal minuto 9’15”a 9’38”, foto)

renzi classi pollaioVERSIONE 2: Le classi pollaio rimangono invariate (relazione tecnica al ddl, art.7, foto)

la bugia delle classi pollaio - la relazione tecnica

BUGIA 3: LA FUNZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI

VERSIONE 1:”Il Collegio docenti avrà l’esclusiva della programmazione didattica” (“LA BUONASCUOLA”, pag. 71, foto)

collegio docenti funzione didatticaVERSIONE 2: “Il dirigente scolastico elabora il piano triennale sentiti il collegio dei docenti ..” (ddl n°2994 art.2 comma 9)

il collegio docenti non ha alcuna funzione decisionale

BUGIA 4: L’ASSUNZIONE DEI PRECARI

VERSIONE 1:”Assumeremo 148.100 precari dal 1 settembre 2015″ (“LA BUONASCUOLA”, Settembre 2014).

150mila precariVERSIONE 2:”Assumeremo 100.000 precari dal 1 settembre 2014″ (RENZI, sempre conferenza stampa 12 marzo 2015).

renzi 100mila precariDOMANDA: Cosa è successo tra Settembre e Marzo? Chi ha convinto Renzi a cambiare idea sul numero dei precari da assumere ?

RISPOSTE

Chi sono dunque i consiglieri di Renzi e del Governo sulla scuola?

I sindacati? Chissà.

Magari direttamente i lavoratori e le lavoratrici della scuola, che hanno detto la loro durante la “più grande consultazione europea sulla scuola“? Sì, ma loro non avevano detto che le prime 2 cose da fare erano “aumentare gli stipendi” e “diminuire il numero degli studenti per classe”?

Ma allora devono essere le famiglie (!), che tanto tengono alla scuola. Ma … le famiglie non sono a favore della continuità didattica, per la fine delle classi pollaio, della sicurezza degli edifici…?

Ma allora, chi vuole la chiamata diretta dei docenti?

treellle chiamata diretta

Chi non vuole assumere i docenti?

diktat assunzioni treellleChi vuole che i docenti lavorino anche 30 ore settimanali frontali?

treellle monte ore docentiChi chiede che i docenti facciano da tappabuchi?treellle sostituzione assenze Chi chiede la modifica delle norme su malattie e handicap?

treellle assenze docentiSì, l’unica famiglia che Renzi ascolta è quella di CONFINDUSTRIA. Sono loro i grandi pedagoghi ed esperti di scuola che ci dicono come lavorare, quanto guadagnare, da chi dipendere.

Ecco alcuni nomi dell’associazione TREELLLE: Abete, Cipolletta, Romano, Luigi Berlinguer, Tullio De Mauro, Fisichella, Panebianco, Anselmi, Barilla, De Bortoli, Ferrara, Frattini, Mauro, Rossella, Confalonieri, Tronchetti Provera, Vertecchi.

E poi la famiglia Agnelli dell’omonima fondazione.

Qui i due documenti completi:

E questa la conferenza stampa di Renza del 12 marzo 2015 in cui presenta alla sua maniera il disegno di legge della BUGIARDASCUOLA

Puntata n°97 (31 marzo)

Le reazioni al disegno di legge, tra azione e apatia

Nella puntata del 31 marzo 2015 analizziamo l’iter parlamentare del disegno di legge Renzi-Gelmini.

  • il voltafaccia a 180° del PD nelle parole della senatrice Francesca Puglisi (video)
  • la reazione praticamente nulla dei sindacati di maggioranza
  • le iniziative del Coordinamento Precari: prevista un‘assemblea generale domenica 12 aprile a Scup, via Nola, dalle ore 10.

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Puntata n°95 (17 marzo)

Ecco il disegno di legge sulla scuola: una porcata da abbattere senza se e senza ma

disegno di legge Renzi-Giannini

Clicca sull’immagine per apire il documento

Nella puntata del 17 marzo 2015 analizziamo il disegno di legge Renzi-Giannini sulla scuola con un compagno degli Autoconvocati.

I punti salienti:

1. poche assunzioni dei precari e delle precarie (alla faccia della “bastasupplentite“)

2. docenti territoriali triennali soggetti ai presidi padroni (alla faccia della fine della precarietà, continuità didattica e della dignità del lavoro): il jobs act entra nel pubblico impiego con la deriva autoritaria da parte dei dirigenti che decideranno se lavori, quanto lavori, quanto guadagni.

3. ingresso privati nella scuola pubblica (alla faccia della scuola al primo posto)

4. svuotamento degli organi collegiali

5. marginalità della didattica e limitazione della libertà di insegnamento

6. buffonata del merito

7. finanziamento scuole private

  • Infine, iniziativa di lotta del coordinamento degli e delle assistenti specialistici.

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Puntata n°93 (3 marzo)

Era tutto uno scherzo

Nella puntata del 3 marzo 2015 abbiamo parlato di:

giannini tuit

  • la clamorosa retromarcia di Renzi: abbiamo scherzato, niente assunzioni. Mesi di promesse, parole, propaganda, illusioni, insulti. La “più grande consultazione della storia europea” finisce in un flop. Noi “gufi” lo avevamo previsto, ma nella notte è arrivata la conferma (all’insaputa della ministra): salta il decreto, la parola va al Parlamento. L’unica certezza è il siluramento di 150.000 precarie e precari, il resto può portare solo disastri, a partire dal finanziamento alle scuole private cattoliche.

Ascolta la puntata