Lo sciopero del 5 maggio
Nella puntata del 5 maggio 2015:
- Riflessioni a caldo sulla giornata di sciopero contro il disegno di legge del governo Renzi che ha preso il nome truffaldino di “Buona scuola”: dopo lo sciopero indetto da alcuni sindacati di base il 24 aprile, adesione di massa allo sciopero indetto da CIGL, CISL; UIL; SNALS e GILDA e COBAS. I Cobas hanno manifestato davanti al ministero e a Montecitorio e non hanno partecipato al corteo che si è snodato da piazza della Repubblica a piazza del popolo. Cortei si sono svolti anche in molte altre città, tutti partecipatissimi, tra cui Milano, Torino, Bologna, Firenze, Bari, Palermo. Alle manifestazioni hanno partecipato anche migliaia di studenti e studentesse, già scesi in piazza più volte contro questo disegno di legge. L’adesione allo sciopero è stata altissima, si parla dell’80% a livello nazionale e di molte scuole chiuse per l’adesione del personale ATA. Rimane il dubbio che i sindacati firmatari di contratto tradiscano la volontà dei lavoratori e delle lavoratrici che chiedono a gran voce ed in modo inequivocabile il ritiro del ddl e le assunzioni dei precari, non accettando minimamente che si patteggi col governo cambiamenti ad un ddl che è definito inemendabile. A fine corteo, in piazza del popolo, Susanna Camusso, segretaria CGIL è stata contestata sul palco da un gruppo di insegnanti tesserati CGIL che hanno stracciato pubblicamente la propria tessera, dopo il discorso della segretaria la quale aveva parlato solo di cambiamenti e non di ritiro del disegno di legge:Qui la pagina di approfondimento: LABUGIARDASCUOLA
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