Roma capitale boicotta le Scuole d’arte e dei mestieri
Nella puntata del 14 novembre 2017:
incontro con tre esponenti del Coordinamento docenti delle Scuole d’arte e dei mestieri di Roma capitale, istituzione formativa nata nel 1871 per formare gli “artieri” della neonata capitale. Il racconto delle professionalità presenti nelle quattro scuole: dalla ricchezza dei corsi offerti, ai docenti (quasi un centinaio: di ruolo, pochi, e precari quasi tutti), agli/alle studenti (800). Il blocco delle attività causato dal Comune di Roma che non ha aperto il bando per i docenti e le docenti che dalla fine degli anni novanta lavorano con contratti precari: la mobilitazione di docenti e studenti contro l’inerzia istituzionale e il tentativo di marginalizzare, precarizzare ulteriormente ovvero smantellare questa “eccellenza” romana. Dov’è finito il ritornello della valorizzazione del “made in italy“? L’ombra degli interessi dei privati.
Con il 2016 inizia l’anno della Bruttascuola: precari non pagati, privati in arrivo Nella puntata del 12 Gennaio 2016 uno sguardo ampio sulle vicende che hanno modificato il dna della scuola pubblica nell’ultimo anno:
corrispondenza con una compagna del Coordinamento Precari Scuola per parlare del presidio indetto per giovedì 14 dalle ore 15 alle 18 via Napoleone Parboni 6.
Partono i PTOF, piani triennali dell’offerta formativa, la cui elaborazione è prevista dalla legge 107 entro il 15 gennaio e quindi di quanto la “Buona Scuola” impone.
Assunzioni fase c: la farsa. Strumentalizzazioni politiche e mediatiche a Rozzano
Nella puntata del 01 Dicembre 2015:
corrispondenza con un docente neoassunto con la fase C: la folle utilizzazione dei docenti, alla faccia del potenziamento e dell’offerta formativa. L’umiliazione di docenti, tra tappabuchi e fuori collocazione: discipline pittoriche al Liceo Classico, Diritto al Linguistico. E la “supplentite” non si ferma.
l’indecente strumentalizzazione dei media e della destra davanti alla scuola di Rozzano: la lettera del preside su Natale e dintorni. L’immancabile cazzo-twit del premier
Renzi scrive ai prof e alle prof, nuovi precari a tempo indeterminato.
Manganelli in piazza
Nella puntata del 17 Novembre 2015:
il lodo di Zerocalcare per l’oradibuco
la lettera di Renzi ai nuovi assunti e alle nuove assunte: le menzogne inanellate (dagli stipendi alle classi pollaio, alla sentenza europea che ha condannato l’Italia per sfruttamento dei lavoratori precari) e la retorica ridicola.
corrispondenza da Napoli: una prof precaria racconta il corteo di 10.000 studenti e docenti di venerdì 13 novembre: le cariche delle forze dell’ordine, la “repressione preventiva”, la blindatura della vita pubblica, le nuove lotte.
corrispondenza da Milano: una insegnante racconta il corteo di 3.000 studenti e lavoratori di venerdì 13 novembre: il blocco del corteo e la carica a freddo delle forze dell’ordine, il ferimento di tre studenti e un docente, l’assemblea immediata, il trasferimento a Brera per accolgiere la Ministra, che tuitta ma non si fa vedere.
precarie e precari senza stipendio: corrispondenza con una compagna su cosa succcede negli uffici amministrativi; i nuovi protocolli tra segreterie e Mef
verso lo sciopero del 13 novembre: corrispondenze con un docente dei Cobas e con uno studente degli autoconvocati romani
Ecco alcune delle bugie di Renzi e del Governo sulla Scuola: confronto tra dichiarazioni, documenti e disegno di legge. Chi sta fregando chi? Chi guida la mano e la bocca di Matteo Renzi? La risposta alla fine dell’articolo.
BUGIA 1: LACHIAMATA DIRETTA
VERSIONE 1: “I dirigenti scolastici… potranno scegliere tra i docenti coloro che coordinano le attività di innovazione didattica, la valutazione o l’orientamento e premiarne, anche economicamente, l’impegno.” (“LA BUONASCUOLA”, Settembre 2014, pag. 64).
Non c’è la chiamata diretta dei docenti curricolari da alcun albo territoriale.
VERSIONE 2: “Il preside sceglie gli insegnanti“, (RENZI, conferenza stampa 12 marzo 2015, dal minuto 3’25”a 5’48”; art.7 commi 2,3 e 4 del ddl n°2994)
DOMANDA: Cosa è successo tra Settembre e Marzo?Chi ha convinto Renzi a cambiare idea sulla chiamata diretta?
La perla della coerenza: FRANCESCA PUGLISI (responsabile scuola PD): “la CHIAMATA DIRETTA è incostituzionale, no a stravanganti sperimentazioni sul reclutamento degli insegnanti” (2012)
BUGIA 2: LE CLASSI POLLAIO
VERSIONE 1:”Mai più classi pollaio” (RENZI, sempre conferenza stampa 12 marzo 2015, dal minuto 9’15”a 9’38”, foto)
VERSIONE 1:”Il Collegio docenti avrà l’esclusiva della programmazione didattica” (“LA BUONASCUOLA”, pag. 71, foto)
VERSIONE 2: “Il dirigente scolastico elabora il piano triennale sentiti il collegio dei docenti ..” (ddl n°2994art.2 comma 9)
BUGIA 4: L’ASSUNZIONE DEI PRECARI
VERSIONE 1:”Assumeremo 148.100 precari dal 1 settembre 2015″ (“LA BUONASCUOLA”, Settembre 2014).
VERSIONE 2:”Assumeremo 100.000 precari dal 1 settembre 2014″ (RENZI, sempre conferenza stampa 12 marzo 2015).
DOMANDA: Cosa è successo tra Settembre e Marzo?Chi ha convinto Renzi a cambiare idea sul numero dei precari da assumere ?
RISPOSTE
Chi sono dunque i consiglieri di Renzi e del Governo sulla scuola?
I sindacati? Chissà.
Magari direttamente i lavoratori e le lavoratrici della scuola, che hanno detto la loro durante la “più grande consultazione europea sulla scuola“? Sì, ma loro non avevano detto che le prime 2 cose da fare erano “aumentare gli stipendi” e “diminuire il numero degli studenti per classe”?
Ma allora devono essere le famiglie (!), che tanto tengono alla scuola. Ma … le famiglie non sono a favore della continuità didattica, per la fine delle classi pollaio, della sicurezza degli edifici…?
Ma allora, chi vuole la chiamata diretta dei docenti?
Chi non vuole assumere i docenti?
Chi vuole che i docenti lavorino anche 30 ore settimanali frontali?
Chi chiede che i docenti facciano da tappabuchi?Chi chiede la modifica delle norme su malattie e handicap?
Sì, l’unica famiglia che Renzi ascolta è quella di CONFINDUSTRIA. Sono loro i grandi pedagoghi ed esperti di scuola che ci dicono come lavorare, quanto guadagnare, da chi dipendere.
Ecco alcuni nomi dell’associazione TREELLLE: Abete, Cipolletta, Romano, Luigi Berlinguer, Tullio De Mauro, Fisichella, Panebianco, Anselmi, Barilla, De Bortoli, Ferrara, Frattini, Mauro, Rossella, Confalonieri, Tronchetti Provera, Vertecchi.
E poi la famiglia Agnelli dell’omonima fondazione.
Ecco il disegno di legge sulla scuola: una porcata da abbattere senza se e senza ma
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Nella puntata del 17 marzo 2015 analizziamo il disegno di legge Renzi-Giannini sulla scuola con un compagno degli Autoconvocati.
I punti salienti:
1. poche assunzioni dei precari e delle precarie (alla faccia della “bastasupplentite“)
2. docenti territoriali triennali soggetti ai presidi padroni (alla faccia della fine della precarietà, continuità didattica e della dignità del lavoro): il jobs act entra nel pubblico impiego con la deriva autoritaria da parte dei dirigenti che decideranno se lavori, quanto lavori, quanto guadagni.
3. ingresso privati nella scuola pubblica (alla faccia della scuola al primo posto)
4. svuotamento degli organi collegiali
5. marginalità della didattica e limitazione della libertà di insegnamento
6. buffonata del merito
7.finanziamento scuole private
Infine, iniziativa di lotta del coordinamento degli e delle assistenti specialistici.
Comune di Roma e nidi: il lavoro è sempre più precario
Nella puntata del 20 gennaio 2015 abbiamo parlato di:
corrispondenze con educatrici e genitori con figli/e nei nidi del Comune di Roma per raccontare i pesanti tagli imposti dall’amministrazione al settore che hanno provocato la perdita del lavoro di circa 3000 precarie, il peggioramento delle condizioni di lavoro del personale stabile e un gravissimo peggioramento del servizio per le bambine, i bambini e le loro famiglie.